Nell’interrogarmi sul perché oggi più che mai è attuale il tema della discriminazione nelle popolazioni marginalizzate ho scelto di riportare alcuni estratti del libro Alleatə, voci trans a dialogo con la psicologa di Anzani A, Ruscio E, Solito N. Un libro che forma, divulga e approfondisce le identità trans e non binarie e che mi sento di condividere affinché si diventi tuttə alleatə.

Chiamiamola Disparità di salute…

Se confrontiamo le minoranze sessuali e di genere con la popolazione eterosessuale e cisgender si osserva una ricorrente disparità di salute.

Cosa sappiamo della salute mentale nelle minoranze sessuali?

Per quanto riguarda la salute mentale, le minoranze di genere sperimentano uno stato di salute significativamente inferiore rispetto a individui cisgender: disturbi psichiatrici come ansia e depressione sono generalmente più frequenti nelle persone transgender. Le persone trans e gender non conforming riportano un livello più alto di sintomi depressivi, lo stesso pattern si descrive per i disturbi d’ansia negli individui appartenenti a minoranze di genere 1.

Traumi e stress

Non solo le persone LGBTQIA+ sono più esposte ad eventi traumatici ma hanno anche maggiori probabilità di sviluppare un disturbo post traumatico da stress. Anche i tassi di tentativi di suicidi sono più alti nella popolazione trans con percentuali che vanno dal 18% al 45% rispetto al 2,7% della popolazione generale 2,3,4.

Il rischio aumenta del 20% se queste persone non hanno un ambiente di supporto 5. Le persone T sono anche a maggior rischio di autolesionismo e sono più vulnerabili nell’uso di sostanze e alcol 2,6,7,8. Le persone appartenenti a minoranze di genere inoltre presentano tassi più elevati di disturbi alimentari 10,11,12.

Cos’è il modello del Minority Stress?

Questo modello è in grado di spiegarci questa situazione di disparità nella salute psicologica tra persone trans e cis. Far parte di un gruppo marginalizzato espone gli individui a pregiudizi e discriminazioni che si configurano come fattori di stress (appunto il minority stress) che esiste solo per il fatto di appartenere a un gruppo marginalizzato 13.

Zavorre in partenza…

Le identità marginalizzate LGBTQIA+ oltre allo stress generale correlato agli eventi della vita sperimentano lo stress unico della marginalizzazione che è cronico e socialmente basato. È come se partissero sempre con una zavorra di base che il gruppo maggioritario non sperimenta.

Ma cosa costituisce questa zavorra?

L’ambiente in cui vivono determina il peso della zavorra, perché può essere indirettamente discriminatorio fino a fortemente ostile. Oltre a fattori stressanti esterni esistono fattori interni come le aspettative di rifiuto, il fatto di nascondere la propria identità e la transfobia interiorizzata.

Intersezioni: cosa significa?

È importante considerare che un individuo può appartenere anche a più gruppi emarginati contemporaneamente e ciò significa che i vari fattori di stress unici si sommano tra loro e allo stress correlato agli eventi della vita. Quindi ad esempio una persona può essere donna, trans e nera. Ciascuna caratteristica può contribuire alla sua marginalizzazione

Qual è il contesto italiano?

L’Italia ha un contesto socioculturale altamente pregiudizievole nei confronti delle persone LGBTQIA+. La visione patologizzante della diversità sessuale e della varianza di genere sembra derivare dall’influenza che la Chiesa Cattolica romana ha sulla società e sulla politica 14,15.

Come si manifesta la discriminazione nei confronti delle persone T?

Le persone trans subiscono la più alta percentuale (51%) di commenti verbali transfobici tra i Paesi europei 16. L’Italia è tra i paesi con più alto numero di omicidi di persone transgender (Transgender Europe, 2018), in particolare è al secondo posto tra i Paesi europei per numero di omicidi.

La discriminazione si manifesta anche a livelli istituzionali con un minor numero di cliniche specializzate in materia di genere disponibili nel Paese, la mancanza di interventi medici disponibili e leggi e regolamenti obsoleti che regolamentano la transizione 17.

Ci sono dei fattori protettivi?

Lo stato di emarginazione ha delle risorse che proteggono l’individuo dagli effetti negativi del minority stress sulla salute mentale.

Uno tra questi la resilienza, ovvero le risorse e i comportamenti appresi che un individuo può mettere in atto per superare una situazione stressante.

Inoltre il supporto sociale e comunitario sono fattori protettivi che tamponano gli effetti stressanti negativi. Non solo la famiglia, gli amici, le persone in relazione, i servizi di sostegno e tutela ma anche le “comunità di pari” che si creano.

Bibliografia

  1. Cohn TJ, Casazza SP, Cottrell E. (2017). The Mental Health of Gender and Sexual Minority Groups in Context
  2. Marshall E, Claes L, Bouman WP, Witcomb GL, Arcelus J. (2016). Non-suicidal self-injury and suicidality in trans people: A systematic review of the literature.
  3. Nock MK, Borges G, Bromet EJ, Cha CB, Kessler RC, Lee S. (2008). Suicide and suicidal behavior. Epidemiol Rev.
  4. O’Brian, K.H.M., Liu, R.T., Putney, J. M., Burke, T. A. and Aguinaldo, L. D. (2018). Suicide and self-injury in gender and sexual minority populations. In LGBT health: Meeting the needs of gender and sexual minorities (pp. 181-198).
  5. Hatzenbuehler, M. L. (2011). The social environment and suicide attempts in lesbian, gay, and bisexual youth.
  6. Claes L, Bouman WP, Witcomb G, Thurston M, Fernandez-Aranda F, Arcelus J (2015). Non-Suicidal Self-Injury in Trans People: Associations with Psychological Symptoms, Victimization, Interpersonal Functioning and Perceived Social Support.
  7. Davey A, Arcelus J, Meyer C, Bouman WP (2016). Self-injury among trans individuals and matched controls: prevalence and associated factors. Health Soc Care Community.
  8. Dickey, l. m., Reisner, S. L., & Juntunen, C. L. (2015). Non-suicidal self-injury in a large online sample of transgender adults.
  9. Coelho JS, Suen J, Clark BA, Marshall SK, Geller J, Lam PY. (2019). Eating Disorder Diagnoses and Symptom Presentation in Transgender Youth: a Scoping Review.
  10. Diemer EW, White Hughto JM, Gordon AR, Guss C, Austin SB, Reisner SL. (2018). Beyond the Binary: Differences in Eating Disorder Prevalence by Gender Identity in a Transgender Sample. Transgend Health.
  11. Testa RJ, Rider GN, Haug NA, Balsam KF. (2017). Gender confirming medical interventions and eating disorder symptoms among transgender individuals. Health Psychol.
  12. Herek GM, Chopp R, Strohl D (2007). Sexual Stigma: Putting Sexual Minority Health Issues in Context
  13. Cussino, M., Crespi, C., Mineccia, V., Molo, M., Motta, G., & Veglia, F. (2017). Sociodemographic characteristics and traumatic experiences in an Italian transgender sample. International Journal of Transgenderism
  14. Prunas, A., Sacchi, S., & Brambilla, M. (2018). The Insidious Effects of Sexual Stereotypes in Clinical Practice. 
  15. Turner, L., Whittle, S., & Combs, R.M. (2009). Transphobic Hate Crime in the European Union
  16. Fisher, A. D., Castellini, G., Bandini, E., Casale, H., Fanni, E., Benni, L., Ferruccio, N., Meriggiola, M. C., Manieri, C., Gualerzi, A., Jannini, E., Oppo, A., Ricca, V., Maggi, M., & Rellini, A. H. (2014). Cross-sex hormonal treatment and body uneasiness in individuals with gender dysphoria.